Si è conclusa con un nulla di fatto, almeno sul piano locale - in attesa dell'incontro in programma oggi pomeriggio a Roma con il Governo - la protesta degli operatori del comparto sicurezza e soccorso pubblico aderenti alla Uil contro le norme contenute nella legge di stabilità e per ottenere maggiori garanzie professionali. A Trapani, come nelle altre città italiane, i lavoratori del comparto si sono ritrovati in presidio davanti alla Prefettura. "Speravamo che il prefetto ci ricevesse per ascoltare le nostre rivendicazioni, invece nulla", ha commentato uno dei lavoratori presenti. I sindacati hanno chiesto al Governo lo sblocco del cosiddetto tetto salariale, la revisione del modello di sicurezza e dei presidi di polizia e del soccorso pubblico sul territorio e una legge delega per un riordino delle carriere del personale. Secondo i manifestanti il Governo manifesta "indifferenza verso il diritto alla sicurezza dei cittadini e verso gli operatori del settore che lavorano in condizioni di crescente disagio e di paralisi funzionale". "La misura è colma - si legge in uno dei volantini distribuiti dai sindacati di Polizia e dei Vigili del Fuoco - Se il Governo non interverrà immediatamente non ci potranno essere ulteriori proroghe di fiducia costruite esclusivamente sulla pelle degli operatori della sicurezza e del soccorso pubblico e ingannando i cittadini".
Comparto sicurezza e soccorso pubblico: la protesta degli operatori
Si è conclusa con un nulla di fatto, almeno sul piano locale - in attesa dell'incontro in programma oggi pomeriggio a Roma con il Governo - la protest...
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