L’acquisto di una o più case dell’acqua, per offrire un servizio pubblico di erogazione di acqua potabile, in sostituzione del consumo di acqua in bottiglie di plastica. È quanto richiesto, quasi all’unanimità (58 su 62) dai cittadini di Paceco che hanno partecipato alla consultazione pubblica avviata dall’Amministrazione comunale, nell’ambito del bilancio partecipativo. Il Comune di Paceco, in quanto assegnatario del gettito regionale IRPEF per l’esercizio finanziario del 2018, deve “spendere almeno il 2% delle somme trasferite, – impone la relativa legge regionale – con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune”. In questa direzione,la Commissione Partecipativa del Comune ha individuato alcuni interventi attuabili con l’importo di 11.000 euro. L’assessore al Bilancio, Giovanni Basiricò, aveva invitato tutti i cittadiniad esprimere la loro preferenza tra due interventi – 1) Acquisto di foto/videocamere per contrastare il fenomeno degli atti vandalici e l’abbandono dei rifiuti; 2) Acquisto di attrezzature ludiche per bambini – ovvero ad indicare una proposta alternativa. Un plebiscito quindi che boccia le due proposte dell’amministrazione con la popolaizone che ha optato pere la proposta alternativa “acquistodi una o più case dell’acqua per l’offerta di un servizio di erogazione di acqua pubblica potabile naturale o frizzante, atto a sostituire il consumo di acqua in bottiglie di plastica. “L’Amministrazione comunale – ha detto Giuseppe Scarcalle, sindaco di Paceco - si adopererà per la realizzazione dell’opera, in considerazione delle tante preferenze espresse dai cittadini”.
Cinquantotto cittadini su 62 chiedono “case dellacqua”
Bilancio partecipativo a Paceco
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