Cronaca

Caso Solarium, la Sovrintendenza dispone il "ripristino dei luoghi"

Comune di Favignana sospende il permesso a costruire e ordina il blocco dei lavori

Redazione

Le novità sul caso Solarium di Levanzo, la nota della ditta MA.CE.TRA SPA

"Con la linearità dei comportamenti e la serietà che contraddistingue, da sempre, l'operato della Ma.ce.tra Spa, il suo legale rappresentante, Giuseppe Maurici, desidera informare, mio tramite, gli organi di informazione e l'opinione pubblica in generale che, con provvedimento in data odierna, la Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Trapani ha disposto "il ripristino dello stato dei luoghi" sull'asserito presupposto di una rilevata difformità tra il progetto realizzato e quanto rinvenuto in loco dai tecnici dello stesso Ufficio. La proprietà non condividendo tale assunto proporrà ricorso davanti il Tribunale amministrativo regionale avverso il citato provvedimento (a tal fine ha già conferito incarico al collega Avv. Alessandro Perrone del foro di Trapani) e darà corso ad ogni iniziativa ritenuta utile e necessaria davanti le competenti Autorità a presidio del proprio diritto, costituzionalmente garantito, di fare impresa nei modi e nei limiti previsti dalla Legge. La MA.CE.TRA SPA tutelerà, in ogni sede, i propri diritti ed interessi legittimi in quanto ritiene di avere agito sempre in modo corretto e nel rispetto delle prescrizioni imposte".

Il Comune di Favignana

Il Comune di Favignana ha avviato il procedimento per l'annullamento in autotutela del permesso a costruire relativo al solarium elioterapico a servizio della struttura Alberghiera “Ex posto di ristoro Levanzo – Pensione dei Fenici”. A seguito della ricostruzione di tutto l’iter procedurale, a partire dalla Conferenza dei servizi conclusa a luglio del 2020, sono state riscontrate contraddizioni e anomalie tra le diverse autorizzazioni e la realizzazione materiale dell’opera. La sospensione, già comunicata dal responsabile a interim del V Settore alla società Ma.Ce.Tra e a tutti gli Enti interessati, è necessaria “al fine di garantire la conservazione degli habitat e delle specie ricadenti nelle ZSC e SIC, potendosi profilare la possibilità di danni ambientali irreversibili e permanenti anche connessi e conseguenti alla fruizione turistica della struttura”. Conseguentemente si dovrà provvedere all’immediato blocco dei lavori in corso, in attesa dei successivi approfondimenti.

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