Emergenza idrica a Trapani e nel suo hinterland. L'ennesima incursione, nella notte, ai pozzi di Bresciana, nel territorio di Campobello di Mazara, ha lasciato il segno: erogazione oggi pari a zero. Distrutto, infatti, un pozzo di rilancio.
“Non è opera di ladri o tossicodipendenti – dice il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida- Dietro a questi attacchi c'è dell'altro. Da mesi, con denunce ai carabinieri e alla Procura, lanciamo un grido di allarme. Sta di fatto che oggi l'erogazione idrica è pari a zero, rispetto ad una produzione di 200 litri d'acqua al secondo”.
Tranchida è un vulcano: “Lì gli impianti sono stati realizzati da ditte mafiose per conto, forse, di un sistema mafioso locale che albergava in quella zona. Non è possibile che lo Stato si faccia mettere in ginocchio dai mandanti di questa operazione.
Ripeto, un ladro o un tossicodipendente non entra in cabine dell'alta tensione rischiando la vita. Dietro a questi episodi c'è dell'altro”. Il primo cittadino ha chiesto alla Prefettura di “inviare l'Esercito a protezione degli impianti. Le telecamere – sottolinea – servono a poco perchè i pozzi si estendono su un terreno di diversi ettari e di conseguenza non possono essere monitorati soltanto da un sistema di videosorveglianza”. “Quella – ribadisce il primo cittadino – è terra di mafia. Occorre un presidio”.