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Baldo Gucciardi (Pd) riflette sul congresso

Il deputato regionale e capo gruppo del PD al'Assemblea Regionale Siciliano, il salemitano Baldo Gucciardi, ha varato una nota nella quale riflette ad...

Niki Mazzara

Il deputato regionale e capo gruppo del PD al'Assemblea Regionale Siciliano, il salemitano Baldo Gucciardi, ha varato una nota nella quale riflette ad alta voce sull'attuale momento del Pd. Tutto nasce dalla svolta di Franceschini a Roma che spinge la corrente verso Renzi anche a Palermo e rende probabile una ricandidatura di Lupo alla segreteria. Dopo l' endorsement del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Franceschini, a favore della candidatura di Renzi alla segreteria del Pd, l'Areadem (la corrente che fa capo a Franceschini) siciliana è pronta a sostenere la candidatura del sindaco di Firenze che nell' Isola rischia di fare il pieno di voti. «Ma ciò non significa - dice Gucciardi - che diventiamo tutti "renziani". L'area Franceschini continuerà a mantenere la propria autonomia. E' una scelta congressuale, una discussione aperta. Al congresso presenteremo le nostre liste. Ma è ancora prematuro. Franceschini ha dato credito a Renzi che si è impegnato ad aprire il partito alla società civile, per includere nuove forze nel Pd. Noi siamo contrari alle prove muscolari per la scelta della classe dirigente». «Questo dipende da Lupo, ovviamente. Però, in Sicilia stiamo lavorando per trovare una proposta unitaria per la segreteria regionale. Ne stiamo discutendo con Cracolici, Capodicasa, lo stesso Lupo e con Faraone (il primo ad aderire alla corrente di Renzi in Sicilia, ndr). Una candidatura unitaria sarebbe una risposta importante per la Sicilia. Dobbiamo capire che non possiamo essere gli esecutori di scelte romane». «L' ultima direzione regionale di luglio si è conclusa con una linea unitaria, tranne due voti contrari». «Abbiamo chiesto un' azione di governo adeguata rispetto ai problemi che dobbiamo affrontare. Anche nei giorni scorsi, abbiamo detto a Crocetta che bisogna approvare Bilancio e finanziaria entro l' anno e che deve affrontare al più presto il dopo Province, la riforma dellagestione dell' acqua, l' uso dei fondi comunitari. Eppoi, rischiamo di perdere il treno del Patto dei sindaci che si stanno ritrovando senza alcun supporto tecnico. Si rischia di perdere finanziamenti per diversi milioni di euro, nonostante siano passati parecchi mesi dall' annuncio di Crocetta riguardo alla possibilità per i Comuni di aderire al Patto dei sindaci per l' energia». «Non sono innamorato del rimpasto di governo. E' una prerogativa del presidente della Regione. Credo sia necessaria, piuttosto, una forte accelerazione all' azione amministrativa. Comunque, non può essere un tabù». Gucciardi poi sottolinea come Pd unitario non significa scevro da dialettica interna che è tipico delle correnti. «Le correnti ci sono, ma non penso sia difficile mettere insieme tutte le anime del partito. Nel gruppo all' Ars non ci sono state né divisioni né scissioni. Anzi, siamo pure aumentati di numero. In Sicilia dobbiamo parlare una lingua unica; gli equilibri romani non devono influenzarci».

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