Cultura

Balata di Baida, fermento per il Presepe vivente

Balata di Baida, 7 dicembre 2011- Nel pieno della operatività la macchina organizzativa della XVI edizione del Presepe Vivente di Balata di Baida (25-...

Niki Mazzara

Balata di Baida, 7 dicembre 2011- Nel pieno della operatività la macchina organizzativa della XVI edizione del Presepe Vivente di Balata di Baida (25-26 Dicembre 2011 e 5-6-7-8 Gennaio 2012). Nella vivace frazione agricola di Castellammare del Golfo la popolazione è tutta in frenetica attività per preparare ad accogliere i visitatori che vorranno assistere alla rappresentazione turistico - religiosa che quest’anno vedrà impegnati nel palcoscenico naturale dello splendido Baglio Grammatico circa 130 persone, dal più piccolo, un Bambin Gesù di appena quattro mesi, al più grande, un vispo ottantaquattrenne abitante della frazione. Intanto il comitato organizzatore presieduto da Pietro La Porta ha predisposto un accorgimento in linea con la tecnologia attuale per evitare attese al botteghino  prima di acceder sul sito della manifestazione. Con lo slogan : “Evita la fila, acquista il biglietto online”, un audace accostamento tra tradizione e modernità, da quest’anno sarà infatti possibile acquistare anche su internet i biglietti per la sedicesima edizione del presepe vivente di Balata di Baida. Chi fosse interessato può procedere all’ acquisto del ticket direttamente dal sito ufficiale della manifestazione, www.presepeviventebalatadibaida.com/ da cui poter anche attingere tutte quelle informazioni che risulteranno utili per raggiungere la frazione castellammarese. Una occasione da non perdere vista la suggestione della location del Presepe stesso, ambientato in un piccolo nugolo di umili case, un tradizionale baglio, primo nucleo abitato della piccola frazione, dove il visitatore avrà la sensazione che il mondo si sia fermato. Un insieme che di fatto lo porterà ad compiere un viaggio nello spazio-tempo dentro il quotidiano vissuto del popolo contadino siciliano, alla riscoperta di usi e tradizioni ormai lontane e, spesso, dimenticate, in una rappresentazione non olografica ma gesto quotidiano, dove è possibile “tastare” la realtà fatta di rumori, odori e sapori di un mondo che vive ancora in una periferia che è scrigno prezioso della tradizione popolare. Una vita intensa che si percepisce girando per gli spazi di questo borgo che in queste giornate è teatro di vita vissuta e reale, pur nella rappresentazione “teatrale” che dà modo di “vedere” dentro le case (altrimenti chiuse, serrate dalla “gelosia della propria intimità”, che è stata tipica della società contadina), case dove vengono ricreate scene tratte dalla vita quotidiana, scene a cui gli appassionati soci del Balata Club abbinano i personaggi tradizionali del presepe che fanno parte dell’immaginario collettivo, quali i pastori e le loro greggi (che, assieme alla scrofa e i maialini, alle galline, a cani, pavoni, oche, conigli, asini, cavalli sono una parte viva e importantissima del presepe), una vera e propria fattoria didattica per la gioia dei bambini che nelle città non hanno forse avuto modo di approcciarsi a questo mondo.

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