Bagheria - Emessi dal Questore di Palermo due provvedimenti di Daspo Willy (divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento) nei confronti di due persone rispettivamente padre e figlio, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di gravi condotte che hanno turbato l’ordine e la sicurezza pubblica. La misura di prevenzione interdittiva, della durata complessiva di tre anni, impedisce ai due soggetti indagati, destinatari del provvedimento, di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze di alcuni locali di pubblico intrattenimento ovvero esercizi pubblici presenti nel territorio di Bagheria limitrofi al luogo dell’aggressione.
La misura di prevenzione trae origine da un episodio di violenza avvenuta lo scorso 30 ottobre, quando padre e figlio, in due distinti momenti, si sono resi protagonisti di una violenta aggressione ai danni degli “Agenti del Commissariato di Bagheria”. Gli agenti sono stati fatti bersaglio di frasi ingiuriose, minacce e violenze riportando lesioni personali.
In particolare i poliziotti, inviati in via Consolare a Bagheria, per sedare una lite scoppiata in seguito ad un incidente stradale, sono stati prima oltraggiati da un minore, il quale, seppur non coinvolto nella lite ma spettatore del diverbio stradale, avrebbe proferito frasi altamente oltraggiose all’indirizzo degli agenti e, successivamente, posto in atto azioni violente tentando di colpire per due volte uno dei poliziotti con una testata.
Gli operatori, ultimato l'intervento e riportata la calma, hanno tentato di identificare il soggetto ma dopo vari e inutili tentativi di contenerlo sono stati costretti all’utilizzo della pistola ad impulsi elettrici. Il minore, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama lunga 8 cm, rinvenuto all’interno di un marsupio.
Il padre del minore, dopo aver assistito da lontano alla scena, intervenuto in difesa del figlio, sarebbe arrivato sul posto ed, a tutta velocità in sella ad uno scooter elettrico, sceso dal mezzo, lo avrebbe scaraventato addosso ad un poliziotto. Alla luce dei fatti emersi entrambi sono stati denunciati in stato di libertà per violenza o minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale, lesione personale. Il minore inoltre è stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Gli odierni provvedimenti, emessi dal Questore di Palermo, all’esito degli accertamenti sviluppati dalla Divisione Anticrimine della Questura, sono volti sia a prevenire il verificarsi di disordini negli esercizi pubblici o di pubblico intrattenimento, sia a contrastare i fenomeni di illegalità che pongono in serio pericolo la sicurezza pubblica e l’incolumità dei cittadini.
A carico del minore, denunciato anche per porto di armi od oggetti atti ad offendere inoltre è stato applicato il daspo “fuori contesto” che, come da recente normativa, impedisce l’accesso a persone che si siano rese responsabili di gravi reati, realizzati al di fuori del contesto sportivo, allo scopo di impedire che queste possano riprodurre le stesse condotte illecite o violente, anche all’interno degli stadi o in luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, nei quali comportamenti analoghi potrebbero comportare gravi rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Poiché le condotte del minore sono indicative di una propensione alla violenza, gli è stato vietato per un periodo di 4 anni di accedere agli impianti sportivi del territorio nazionale ove si disputeranno tutte le manifestazioni calcistiche, anche amichevoli ampiamente pubblicizzate, dei Campionati italiani di serie “A”, “B”, “C” organizzati e disciplinati dalla FIGS, compresi quelli riconducibili alla Divisione “calcio a 5” della succitata Federazione italiana gioco calcio, Lega Nazionale Dilettanti, nonché dei tornei nazionali organizzati dalla F.I.F.A e quelli DI Champions League, Europa League, Coppia Intercontinentale e Conference League organizzati dalla UEFA, TIM CUP E Supercoppa di Lega , e quelli della Nazionale Italiana di Calcio, Campionato Primavera, Coppa Italia Primavera, Supercoppa Primavera.
Giova precisare che gli odierni indagati, sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.