LAzione Cattolica delle Diocesi di Trapani e di Mazara del Vallo, interviene sulla chiusura dei punti nascita negli ospedali delle isole minori che vede penalizzate le partorienti di Pantelleria e anche le famiglie. "Le partorienti di Pantelleria e i loro congiunti devono essere considerati cittadini come gli altri - si legge nella nota diffusa alla stampa - il Governo e la comunità nazionale non possono sottoporre a gravi disagi la maternità, compromettendo il diritto alla salute e costringendo le donne a partorire con enormi rischi, sia psicologici che economici; ciò a causa dei costi che le famiglie sono costrette a sopportare per raggiungere lisola maggiore con largo anticipo rispetto alla prevista data del parto. La nascita è fra i più importanti dei diritti umani e non può essere negata agli isolani.La chiusura dei punti nascita nelle isole vanifica la recente legislazione in merito alle pari opportunità e compie passi indietro di parecchi decenni, quando le donne partorivano in casa, sottoponendosi a notevoli rischi per la propria vita e per quella dei nascituri". LAzione Cattolica delle Diocesi di Trapani e di Mazara del Vallo esprime solidarietà ai cittadini, e in particolare alle donne, di Pantelleria e fa appello a coloro che hanno poteri decisionali, di "adoperarsi per il mantenimento dei punti nascita di Pantelleria e delle altre isole minori". Auspica, inoltre, che la Regione siciliana, in attesa della riapertura dei punti nascita di Pantelleria e delle altre isole minori, "adotti ogni misura per lenire i disagi delle partorienti e dei loro familiari, possibilmente mettendo loro a disposizione, per il periodo necessario, appartamenti a costo zero, come ad esempio quelli confiscati alla criminalità organizzata".
Appartamenti gratis in terraferma per le partorienti. Proposta dell'Azione Cattolica
LAzione Cattolica delle Diocesi di Trapani e di Mazara del Vallo, interviene sulla chiusura dei punti nascita negli ospedali delle isole minori che ...
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