"Amate la Chiesa, amate il mondo". Il saluto di monsignor Plotti
In occasione della celebrazione della Festa della Dedicazione della cattedrale "San Lorenzo", la Chiesa trapanese ha rivolto il suo saluto all'Amminis...
In occasione della celebrazione della Festa della Dedicazione della cattedrale "San Lorenzo", la Chiesa trapanese ha rivolto il suo saluto all'Amministratore apostolico monsignor Alessandro Plotti che lascia l'incario dopo la nomina, da parte della Santa Sede, del nuovo vescovo Pietro Maria Fragnelli che si insedierà ufficialmente il prossimo 3 novembre. E' stato il vicario generale monsignor Liborio Palmeri a porgere il saluto e il ringraziamento della Diocesi a monsignor Plotti che torna a Roma nella sua residenza privata. "Ora siamo sicuri che, a dispetto della sua battuta, Lei non era affatto un vescovo "rottamato", piuttosto in sosta forzata ma con i motori ancora rullanti, e la mano pronta e sicura sul volante - ha detto il vicario - perciò con prontezza s'è messo alla guida della nostra Chiesa, Le ha indicato subito la giusta direzione e l'ha riportata sulla carreggiata senza causarle danno cosicché, sui suoi passi a volte affaticati e stanchi, abbiamo invece percorso, in breve tempo, una grande distanza, ritrovando, nella sua parola sobria ed efficace, il ristoro e il balsamo di cui avevamo bisogno". "Cercate di amare sempre di più la Chiesa: questa Chiesa di cui tutti siamo membra vive", aveva detto monsignor Plotti nel corso dell'omelia, che ha definito un testamento per il futuro, per poi proseguire: "Amiamola con i suoi e nostri peccati, con le nostre debolezze. La Chiesa è madre sempre e comunque, lo sperimentiamo. Se nella Chiesa c’è stato qualcuno che, abusando della propria autorità , si è servito della Chiesa per la propria affermazione personale, proprio per questo cresciamo nel servizio vicendevole, facendo eco della misericordia di Dio". E poi un invito ad aprirsi agli altri senza riserve: "Amate il mondo - ha esortato l'Amministratore apostolico - amate la vicenda spesso complessa della storia dell’umanità . Non coltivate atteggiamenti di rifiuto, di difesa e di paura, ma condividete - come ha fatto Gesù - i drammi e le istanze della società attuale, cogliendo e promuovendo i germi di verità , di giustizia e di libertà che tanti fratelli portano nel cuore e che rischiano di esplodere in conflitti con la Chiesa, spesso arroccata sulle sue sicurezze dogmatiche". "Lei è stato un dono del Signore - ha sottolineato monsignor Palmeri nel suo saluto - ha subito compreso infatti che la nostra Chiesa non era quella delle insinuazioni e delle maldicenze, e che alcuni fatti, seppur gravi, pur avendolo ferito, non avevano intaccato l'integrità del corpo ecclesiale. Restano memorabili i suoi interventi nelle diverse feste patronali, che hanno visto la gente più semplice circondarla di calore e amicizia; quest'anno, il suo discorso per la processione dei Misteri a Trapani, è rimbalzato, con compiacimento e rispetto, sulla bocca di tutti; i due raduni ecclesiali d'autunno, ad inizio dell'anno pastorale, sono stati vissuti con entusiasmo e rinnovata passione dal popolo di Dio, accorso in massa; così anche la sua lectio biblica quaresimale ha riempito la cattedrale di fedeli, manifestando, di tutti, l'ardente desiderio d'ascoltare, tramite le sue parole, la Parola del Signore. Ad intra - ha proseguito il vicario - il suo lavoro è stato ancora più prezioso. Mi sento di dire, che Lei è imponente per la sua statura, ma non per il carattere, docile invece, che non impone nulla, preferendo le infinite prove del dialogo, ritessendo, per quanto possibile, trame di relazioni strappate e curando dolorose ferite con il balsamo della pazienza. Con facilità - ha concluso monsignor Palmeri - con amorevolezza, con lieto cuore, dunque GRAZIE, le diciamo ancora GRAZIE, per sempre… GRAZIE". A monsignor Plotti è stata donata un'immagine della Madona di Trapani realizzata con l'antica tecnica della ceroplastica dalle suore benedettine del monastero "Badia Nuova" di Alcamo. Tra le autorità cittadine presenti ieri pomeriggio in cattedrale c'era anche l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario del Costa Rica presso la Santa Sede, Fernando Felipe Sanchez Campos, che in questi giorni si trova in visita in Diocesi.
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