Alla Libreria del Corso la presentazione di "Ragazze in vendita" di Cristiana Macchiusi
"No, quelle non potevano essere scelte fatte per reazione, opposizione, vendetta. Piuttosto il marcio doveva partire da dentro. O ce l’avevi oppure no...
"No, quelle non potevano essere scelte fatte per reazione, opposizione, vendetta. Piuttosto il marcio doveva partire da dentro. O ce l’avevi oppure no. E non era colpa tua. Era qualcosa che ti infettava l’anima, non c’entravano i principi che ti avevano inculcato, le attenzioni che ti avevano riservato. La putrefazione partiva da là e a mano a mano maturava, si espandeva, ti distruggeva. Proprio come capita con le mele". Così Cristiana Macchiusi delinea lo scenario entro il quale si dipana la storia del suo libro "Ragazze in vendita", giunto sugli scaffali delle librerie da pochi giorni, che sarà presentato a Trapani sabato 6 agosto, alle 19 alla Libreria del Corso. Chiara Costanza, magistrato, da poco entrata in servizio alla Procura di Roma, mentre tutti sono in ferie, in un agosto rovente, si trova ad occuparsi di un brutto caso. Una madre disperata ha scoperto una verità terribile sulla figlia appena adolescente: la ragazzina si è cacciata in un giro di prostituzione e ha coinvolto anche l’amica del cuore. Tutto avviene nei "quartieri bene" dell’Urbe, in un deserto morale che non guarda in faccia i giovanissimi volti delle due ragazzine e in cui a contare è solo la fame di denaro. La vicenda riporta Chiara Costanza ad un trauma della sua giovinezza trascorsa a Genzano, nei Castelli Romani, tra le leggende del lago della dea Diana e la ferocia degli "Anni di Piombo". Ma questo caso di anime in vendita sarà , inaspettatamente, l’occasione per rimarginare le ferite del passato. A raccontare il suo libro nell'appuntamento trapanese che segue quello realizzato qualche settimana da a Nepi, sarà la stessa autrice, Cristiana Macchiusi, insieme alla giornalista Ornella Fulco. In Magistratura dal 1997, Macchiusi, ha prestato servizio presso la Procura della Repubblica di Trapani dal 1998 al 2002. Attualmente lavora a Roma. Si occupa da sempre di reati che coinvolgono le “fasce deboli”, dunque di prostituzione minorile, violenze sessuali e pedofilia. Ha curato l’indagine delle “baby-squillo” dei Parioli che le ha fornito lo spunto iniziale per questo romanzo.
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