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Dopo la notizia appresa negli ultimi giorni circa la reintroduzione della mediazione civile e commerciale obbligatoria, inizia a prendere corpo in Sic...
Dopo la notizia appresa negli ultimi giorni circa la reintroduzione della mediazione civile e commerciale obbligatoria, inizia a prendere corpo in Sicilia anche la mediazione familiare, moderno ed efficace strumento che gli “addetti ai lavori” considerano come una “via d’uscita” per una delle più drammatiche emergenze sociali del nostro tempo: le separazioni coniugali.Trentatré professionisti provenienti da tutta la Sicilia hanno conseguito, lo scorso 8 giugno, il titolo di “mediatore familiare”, dopo aver frequentato per un anno un Master post-universitario specifico, organizzato dalla Scuola di formazione di Conciliazione-Adr di Trapani con la collaborazione dell’ente di formazione CeNAF ed accreditato dall’AIMEF, l’Associazione Italiana Mediatori Familiari. Tra questi ben dieci sono psicologi, sociologi, giuristi ed avvocati della Provincia di Trapani. <àa, sostiene Simona Santamaria, psicologa.
Si tratta di un quadro desolante, aggravato dall’impossibilità dei sempre più “ingolfati” Tribunali italiani di risolvere i contenziosi coniugali con modalità e tempi idonei a salvaguardare la serenità di chi vive il dramma della separazione.
Le cronache ci raccontano ogni giorno di figli contesi per anni a suon di carte bollate, di genitori che si riducono sul lastrico dopo anni e anni di battaglie legali, di figli allontanati da padri e madri come se fossero oggetti inanimati, di gesti estremi, frutto della disperazione e della solitudine in cui versano i componenti delle famiglie che vivono il disfacimento della famiglia tra un’udienza e l’altra di procedimenti infiniti di una Giustizia a rallentatore. Conforta sapere che a Trapani, come in altre realtà della nostra Italia, tra qualche mese, nel settore della mediazione familiare, opererà uno staff di professionisti qualificati che si occuperanno a tutto tondo dei problemi della famiglia. Si tratta, come già accennato, di un team di esperti che, subito dopo il superamento dell’esame finale del Master in Mediazione familiare, sono già al lavoro sul territorio provinciale per garantire a chi ha deciso di affrontare il difficile percorso della separazione coniugale un’alternativa certamente più umana ed efficace rispetto a quella di “darsi battaglia”, per anni, in Tribunale con il solo risultato di deteriorare la qualità di vita dei coniugi separati e, soprattutto, quella dei figli. << I procedimenti civili e penali che scaturiscono dalla rottura dei rapporti matrimoniali sono un fenomeno in costante crescita anche nelle aule di giustizia del Tribunale di Trapani . <àa. <àa secondo Riccardo Pellegrino, co -fondatore dell’Organismo di Mediazione Civile e Commerciale “Conciliazione-Adr” di Trapani e cultore alla cattedra di Diritto della Mediazione Civile istituita presso il Polo Universitario trapanese <
Dopo la notizia appresa negli ultimi giorni circa la reintroduzione della mediazione civile e commerciale obbligatoria, inizia a prendere corpo in Sicilia anche la mediazione familiare, moderno ed efficace strumento che gli “addetti ai lavori” considerano come una “via d’uscita” per una delle più drammatiche emergenze sociali del nostro tempo: le separazioni coniugali.Trentatré professionisti provenienti da tutta la Sicilia hanno conseguito, lo scorso 8 giugno, il titolo di “mediatore familiare”, dopo aver frequentato per un anno un Master post-universitario specifico, organizzato dalla Scuola di formazione di Conciliazione-Adr di Trapani con la collaborazione dell’ente di formazione CeNAF ed accreditato dall’AIMEF, l’Associazione Italiana Mediatori Familiari. Tra questi ben dieci sono psicologi, sociologi, giuristi ed avvocati della Provincia di Trapani.
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