Al via il piano regionale di selezione genetica per la encelfalopatia spongiforme per ovini
In Sicilia scatta l’obbligo di attuazione del piano di selezione genetica per gli ovini. Lo sancisce il decreto dello scorso 4 di gennaio dell’Assesso...
In Sicilia scatta l’obbligo di attuazione del piano di selezione genetica per gli ovini. Lo sancisce il decreto dello scorso 4 di gennaio dell’Assessore regionale alla salute Borsellino, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che abroga il precedente del 2005 poco attuato nell’isola, a causa, si legge in premessa allo stesso decreto, del basso numero di aziende ovi-caprine iscritte nel libro genealogico. Scopo del piano è quello di incrementare, la frequenza dei caratteri di resistenza genetica alle Encefalopatie spongiformi trasmissibili (denominate in sigla EST - nda-) al fine di concorrere alla eradicazione della malattia stessa dagli ovini, creare allevamenti ‘a basso rischio’ e contribuire alla tutela della salute umana ed animale. Il piano si basa sul principio generale di selezione attraverso la linea maschile, ed è divenuto obbligatorio per gli allevamenti iscritti al libro genealogico, gli allevamenti ad elevato merito genetico e gli allevamenti di tipo commerciale che hanno piu di 200 capi, mentre l’adesione è facoltativa per gli allevamenti sotto questo numero. Le Aziende sanitarie provinciali siciliane, informeranno i detentori di allevamenti per i quali è obbligatoria l’adesione, tramite notifica, mentre per coloro i quali volessero aderire volontariamente sarà necessario presentare istanza alle locali ASP presso i relativi servizi veterinari. Le stesse poi provvederanno ad identificare individualmente ogni singolo soggetto e ad eseguire una visita clinica su tutti i capi di età superiore ai 12 mesi, al termine di queste operazioni verrà  assegnato all’allevamento la qualifica di ‘allevamento ovi-caprino aderente al piano regionale di selezione genetica per la profilassi dalla EST’. Gli allevamenti saranno sottoposti a controlli annuali di tipo ematico su tutti i capi riproduttori di sesso maschile. Il decreto ha inoltre sancito gli obblighi per i detentori di allevamenti qualificati, tra i quali quello di segnalare tempestivamente alle autorità competenti i sospetti casi di Est, rispettare le procedure del piano, e collaborare con i servizi veterinari delle Asp locali.
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