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Ai domiciliari, evade per continuare a perseguitare e minacciare l'ex, arrestato un 30enne - Trapani Oggi

Mazara del Vallo | Cronaca

Ai domiciliari, evade per continuare a perseguitare e minacciare l'ex, arrestato un 30enne

22 Agosto 2018 11:34, di Ornella Fulco
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Un trentenne mazarese è stato arrestato dai Carabinieri per evasione dai domiciliari a cui era stato posto per stalking e violenze nei confronti della...

Un trentenne mazarese è stato arrestato dai Carabinieri per evasione dai domiciliari a cui era stato posto per stalking e violenze nei confronti della ex fidanzata. I militari erano intervenuti sabato scorso presso l'abitazione di quest'ultima dove l'uomo, in stato di agitazione, aveva forzato la porta d’ingresso dell’immobile prendendola a calci e, una volta guadagnato l’ingresso, era salito al secondo piano non riuscendo, fortunatamente, a raggiungere la donna che, insieme alla madre, si era barricata dietro un portoncino chiuso a chiave nell'attesa dell’arrivo dei Carabinieri. Anche alla presenza dei militari, D.G. aveva continuato ad agitarsi e minacciare di morte le due donne. Data la gravità degli episodi era stato arrestato e sottoposto ai domiciliari. Il giorno successivo l’uomo, incurante della misura precautelare a cui era sottoposto, è uscito dalla sua abitazione per recarsi nuovamente dalla ex fidanzata ma è stato riconosciuto e fermato da una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Mazara del Vallo che lo ha arrestato per evasione. Per questo motivo il gip del Tribunale di Marsala, ieri, ha disposto la custodia cautelare presso la Casa Circondariale di Trapani. Dalla ricostruzione della storia è risultato come l'uomo si fosse reso responsabile di una nutrita serie di episodi di pesante interferenza nella vita privata della ex fidanzata, caratterizzata da un’assillante insistenza e ossessiva ripetitività, in particolare da frequentissime telefonate e appostamenti. Fatti che si sono susseguiti nel tempo costringendo la giovane e la madre, presso la cui abitazione si era trasferita dopo la fine del legame, a modificare pesantemente le loro abitudini di vita quotidiana: le due donne avevano diminuito le uscite da casa e le loro frequentazioni sociali e vivevano con la sensazione costante di essere in pericolo, seguite e osservate. La giovane sarebbe stata vittima, nel tempo, anche di aggressioni fisiche, legate alla morbosa gelosia dell'uomo e culminate in un episodio di violenza durante il quale, l’allora fidanzato convivente, con una testata, le aveva procurato la frattura del setto nasale. Anche per tali ragioni, la donna aveva posto fine alla convivenza ed era tornata nella casa dei genitori dove, però, l'ex ha continuato a perseguitarla fino al giorno dell’arresto effettuato dai Carabinieri. L'attenzione del Comando provinciale dell'Arma a tutela delle vittime di tali reati resta alta e costante. La raccomandazione è quella di denunciare tali gravi e spiacevoli episodi e di evitare di sottovalutare il problema che potrebbe evolversi con conseguenze ben più gravi. A tale scopo, di recente, è stata realizzata nella sede del Comando provinciale una stanza attrezzata per l'ascolto delle donne - ma non solo - vittime di violenze.

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