Agrigento – Parafrasando il titolo di un famoso film quello che sta accadendo in queste ore ad Agrigento lo potremmo chiamare “Alla ricerca del tombino scomparso”. E’ quanto sta accadendo nella capitale della Cultura 2025 dopo che in fretta e furia, in vista della presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in città per l’inaugurazione dell’evento, erano stati asfaltati con bitume le strade della città.
Una città che non era ancora pronta certamente a questo evento, e con le strade che presentavano molte buche. A questo punto ecco l’ingegno cosa produce: si è provveduto in modo frettoloso e caotico alle riparazioni dell’ultimo minuto, asfaltando i tombini e parzialmente le griglie di scolo.
Per le riparazioni delle strade il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani aveva concesso 510mila euro al comune di Agrigento. I lavori erano finiti la sera prima dell’arrivo di Mattarella: lungo il percorso su cui poi è passata l’auto presidenziale era stata eseguita una copertura a tappeto.
Passato l’evento però si è passati alla fase di ripristino per evitare problemi durante le prossime piogge, ma ora non si sa dove siano finiti tombini e griglie di scolo e così gli operai li stanno cercando da giorni armati di metal detector. In città è scattata l’operazione “tombino e griglia di scolo”. Nessuno infatti si è premurato di segnalare alla fine dei lavori tombini e griglie con della semplice vernice.
La vicenda sicuramente avrà strascichi non indifferenti e intanto tutta l’Italia tifa per chi trova prima il tombino o la griglia di scolo.