Trapani
Trapani. Feriti due agenti in servizio al carcere Pietro Cerulli
Tutto era cominciato ieri pomeriggio nel momento in cui si è cercato di spostare un detenuto da un reparto all'altro
Redazione15 Novembre 2025 - Cronaca
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    Trapani – Ancora aggressioni nel carcere Pietro Cerulli di Trapani ai danni di agenti della penitenziaria. “Stanotte due poliziotti penitenziari del Pietro Cerulli di Trapani sono stati costretti alle cure del pronto soccorso dell’ospedale, perché uno stato colpito dal lancio di una bomboletta di gas alla nuca, e l’altro da un colpo di bastone al ginocchio in una pericolosa operazione di servizio”.

    A farlo sapere è Gioacchino Veneziano Segretario Generale UILPA polizia Penitenziaria Sicilia. Il sindacalista sottolinea che: “un detenuto tunisino, che doveva essere spostato in un altro reparto perché trovato in possesso di sostanza non consentita, si è opposto barricandosi nella cella, usando il piede del tavolino di legno in dotazione per impedire le operazioni della Polizia Penitenziaria, che ha dovuto usare il flex”

    Tutto era iniziato nel pomeriggio nel reparto Mediterraneo

    “L’intervento – dice il sindacalista della Uil regionale di settore – è iniziato verso le ore 16.00 di ieri (14 novembre) ed è terminato stamattina alle ore 01.00, ma è stato rallentato ed ostacolato dal continuo lancio di bombolette di gas incendiate da altri detenuti contro la Polizia Penitenziaria, costretta così ad operare per 20 ore consecutive e tanti altri operatori sono stati richiamati dal riposo e dalle ferie”.

    Veneziano augura “una pronta guarigione ai colleghi coinvolti e un plauso a tutto il personale che ha operato con professionalità abnegazione e compattezza in un contesto operativo pericoloso”. Lo stesso Veneziano però non manca di sottolineare che quanto è accaduto “è stato amplificato perchè  si opera in strutture fatiscenti, sovraffollate, con voragini negli organici della Polizia, quindi servono norme che davanti all’acclarata l’emergenza carceraria rafforzino la legittimità delle azioni in servizio, ritenendo altresì necessario individuare strutture dove allocare detenuti che violano ripetutamente le leggi e le regole penitenziarie, che intralciano il percorso di recupero di tanti altri detenuti”.

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