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Erice | Politica

Affidamento del teatro "Marrone" al Luglio Musicale, il sindaco Tranchida non ci sta

16 Dicembre 2016 15:19, di Ornella Fulco
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"Come Luglio Musicale siamo pronti a farci da parte e lasciare campo al Comune di Erice. Non siamo invasori ma promotori di cultura ma dalla politica ...

"Come Luglio Musicale siamo pronti a farci da parte e lasciare campo al Comune di Erice. Non siamo invasori ma promotori di cultura ma dalla politica ci aspettiamo fatti e non solo parole". Così il consigliere delegato Giovanni De Santis commenta le ultime dichiarazioni del sindaco Giacomo Tranchida che ha reso noto, stamane, di aver inviato una nota al direttore generale del Dipartimento Finanze della Regione Siciliana Giovanni Bologna sulla questione dell'affidamento all'Ente culturale trapanese del teatro "Tito Marrone". Il primo cittadino rivendica l'interesse della sua amministrazione, "in tempi non sospetti", a ottenere l'affidamento, anche in cogestione con il Comune di Trapani, del teatro che sorge all'interno del perimetro del Polo Universitario e cita una serie di interlocuzioni in tal senso con l'ex Provincia regionale e con la Regione a partire dal 2013 e, da ultimo, il sopralluogo effettuato nel marzo di quest'anno con la Commissione pubblici spettacoli, a cui partecipò anche il vice sindaco di Trapani, in cui vennero quantificate le spese per riattivare la struttura - circa 30mila euro - e la successiva nota con cui l'amministrazione trapanese si disimpegnava dall'operazione. In considerazione di ciò, ricorda Tranchida, era stata individuata dalla sua amministrazione l'ipotesi di affidare il teatro a terzi essendo nell'impossibilità di affrontare, come unico soggetto, i costi della manutenzione straordinaria e di gestione. Per questo motivo il sindaco di Erice giudica "incomprensibile" la notizia dell'affidamento del teatro "Tito Marrone" al Luglio Musicale sia sotto il profilo della titolarità istituzionale - dato che la struttura è ubicata nel territorio comunale di Erice - sia sotto quello della "garanzia pubblico istituzionale del mantenimento". La scelta della regione, secondo Tranchida è "strabica, faziosa e di corto respiro, al netto del giudizio politico-istituzionale di alcuni incoerenti protagonisti politici della vicenda che ometto in questa sede per ragioni di stile". Il sindaco conclude la nota a Giovanni Bologna ribadendo la volontà della sua amministrazione alla "compartecipazione per la riattivazione" del teatro. Oltre alla risposta di De Santis non si è fatta attendere quella dell'altro protagonista del recente accordo raggiunto, il deputato regionale Nino Oddo che ha dichiarato: "La questione è semplice: il sottoscritto è mosso solo dal desiderio di restituire un teatro degno di questo nome alla città di Trapani. Constatato che i sindaci dei Comuni interessati non sono riusciti a risolvere il problema e che il teatro Tito Marrone, vista l’incuria, rischiava di cadere in mano ai vandali, ho assunto l’ iniziativa di fare incontrare la Regione con il Luglio Musicale. L’accordo che si profila mi pare nell’interesse del territorio. Ora Tranchida si è svegliato, bene! Non voglio fare diventare il teatro l’ennesimo fronte di una guerra ormai diventata stucchevole. Mettiamoci tutti intorno ad un tavolo: Comuni, Regione, Luglio musicale; cerchiamo di trovare una soluzione che consenta di riaprire la struttura. Le polemiche inutili alla gente non interessano, così come le contrapposizioni personali. Facciamo cose serie, insieme, nei rispettivi ruoli. La cultura, a Trapani, assieme al turismo può costituire un binomio vincente”.

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