Ad ottobre il “Blue Sea Land”
Definite le date (dal 10 al 13 ottobre 2013) per la prima edizione di "Blue Sea Land", una vetrina internazionale dei principali prodotti agro-ittici-...
Definite le date (dal 10 al 13 ottobre 2013) per la prima edizione di "Blue Sea Land", una vetrina internazionale dei principali prodotti agro-ittici-alimentari provenienti dal bacino del Mediterraneo e oltre. L'evento è organizzato dal Distretto della Pesca in collaborazione con la Regione Siciliana, la città di Mazara del Vallo, la Camera di Commercio di Trapani e l'Osservatorio della Pesca del Mediterraneo. Si tratta di una sorta di prosecuzione del Slow Sea Land tenutosi nel giugno dello scorso anno ed organizzato dal Distretto della Pesca insieme alla Regione Siciliana, Slow Food Italia, al Comune di Mazara del Vallo, all’Istituto Nazionale per il commercio Estero, che era dedicata alla valorizzazione del Pescato di Sicilia e alle principali produzioni agroalimentari che contraddistinguono il bacino del Mediterraneo. In quella occasione la fiera fu visitata da oltre 15 mila persone. Da qui la decisione di migliorare ed ampliare il risultato cercando di aggregare i Distretti Produttivi della filiera agro-ittica-alimentare italiani, dei Paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente allargato, anche al fine di consolidare le relazioni di cooperazione tra i cluster dei 22 Paesi partecipanti. Elemento caratterizzante l’evento è la promozione della tipicità dei territori, ma anche quello di incoraggiare, favorire il dialogo e le relazioni interculturali. Scenario di questo straordinario evento è l’antico centro storico della città di Mazara del Vallo. Essa con la sua Casbah, ancora oggi, conserva i colori, le forme e i profumi delle antiche civiltà che la fecero terra di conquista, tra le quali soprattutto quella arabo-islamica che ha lasciato chiaro segno nel tessuto sociale della cittadina mediterranea. Nelle intenzioni degli organizatori “Blue Sea Land” darà una esposizione multiculturale, ove i visitatori avranno modo di interagire, conoscere, assaporare i prodotti esposti provenienti dai diversi Distretti Produttivi del mondo e partecipare ad incontri, seminari, dibattiti promossi da Enti, Istituzioni ed Organizzazioni nazionali ed internazionali. L’iniziativa, inoltre, si inserisce nei programmi della Blue Economy, ossia l’ economia della responsabilità , individuale e collettiva, che parte dal mare, dalla Sicilia, ma che non si esaurisce nel mare e con il mare. La sperimentazione di tale modello di sviluppo si estende a tutte le filiere produttive, dall’agroindustria, al manifatturiero, al turismo per la salvaguardia delle risorse e la valorizzazione sostenibile nel rispetto dell’ambiente e degli eco sistemi marini e terrestri. Il tutto, per promuovere le produzioni nazionali e internazionali e per porre l’attenzione sul Mediterraneo, sulla Blue Economy e sul sistema dei Distretti quale modello di sviluppo e di integrazione economico-istituzionale.
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
Soccorsi tunisini su imbarcazione alla deriva
Nuovo ospedale: i sindacati chiedono l'impiego di lavoratori locali
Al via la "vendemmia della legalitŕ"
Soccorsi, fuggono dal centro di accoglienza
Pregiudicato fermato per spaccio
"Concerto di un prete matto per Dio". Arriva don Giosy Cento
Distretti produttivi siciliani a confronto