Accorpamento porto a Palermo, Delrio: "La moratoria non può essere accolta"

Nulla da fare per la moratoria richiesta per il porto di Trapani nell'ambito della riforma nazionale del sistema portuale. Lo ha comunicato il ministr...

Nulla da fare per la moratoria richiesta per il porto di Trapani nell'ambito della riforma nazionale del sistema portuale. Lo ha comunicato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, in risposta alla richiesta a suo tempo avanzata dal presidente della Regione Rosario Crocetta. “Per quanto riguarda il porto di Trapani - si legge nella nota del ministro - si rammenta che lo stesso non è più sede di Autorità Portuale dall’anno 2009 e, pertanto, la richiesta avanzata con nota 15449 del 12 settembre non può trovare accoglimento”. La riforma, dunque, andrà avanti e lo scalo trapanese sarà accorpato all’Autorità di Sistema di Palermo nella quale sono compresi anche i porti di Termini Imerese e di Porto Empedocle. Un rappresentante del porto di Trapani, in quanto scalo di città capoluogo, sarà presente nel Comitato di gestione e sarà possibile attivare anche una sede dell’Autorità di Sistema in città. La nuova legge ha sostituito alle vecchie 24 Autorità portuali che amministravano 28 porti, 15 Autorità di Sistema Portuale (AdSP) che estendono le proprie funzioni di governo, regolazione amministrativa e valorizzazione commerciale del Demanio marittimo su tutti i 57 porti di rilevanza nazionale Molte e ripetute erano state le prese di posizione, da parte degli operatori portuali trapanesi, contro l'ipotesi dell'accorpamento a Palermo a causa del timore che gli interessi economici e le possibilità di sviluppo dello scalo possano essere sacrificati a quelli del porto del capoluogo di Regione. Attualmente la gestione del porto è affidata, da un lato, alla Capitaneria di Porto e, dall’altro, al Genio Civile Opere marittime.

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