Partanna – Presentato ieri sera (16 febbraio 2025) il simulacro di San Francesco di Paola restaurato nella chiesa madre di Partanna. La statua, che viene custodita nell’omonima chiesa-rettoria della città, è stata oggetto di restauro da parte di Rosalia Teri. Un intervento che ha riportato il simulacro alla sua originaria bellezza.
Secondo lo storico Mendolia, l’opera è attribuibile a Calogero Mandracchia scultore saccense vissuto nel 1762 e morto nel 1833. «Le indagini eseguite hanno permesso di evidenziare che il volto le mani e i piedi del Santo sono realizzati in mistura un impasto composto da polpa di cellulosa, fili di canapa e legante proteico, che veniva steso all’interno di calchi con matrici suddivise in tasselli, probabilmente di gesso – spiega Rosalia Teri – questi elementi poi venivano installati su un manichino di legno applicato su una base lignea e rivestito di sughero ed infine con un abito in tela e colla, poi gessato e dipinto».
Durante l’intervento di restauro è stato rimosso lo strato dei vecchi rifacimenti, perché la superficie dell’opera si presentava particolarmente degradata mostrando lacune, mancanze e abrasioni. Alla presentazione di ieri sera hanno partecipato il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella, il Vicario generale don Gioacchino Arena, il parroco della chiesa madre don Antonino Gucciardi e il correttore provinciale dei padri minimi di San Francesco di Paola padre Francesco Carmelita.
Al termine della presentazione del restauro, il Vescovo ha presieduto la santa messa; la statua è stata poi trasportata nella chiesa-rettoria dove viene custodita e venerata dai fedeli.