Lampedusa – Non può che essere un miracolo quanto accaduto in mezzo al mar Mediterraneo. Un miracolo che ricorda a tutti il valore della vita, il valore delle persone e sopratto il rispetto per queste persone che affrontano un mare che ormai è diventato un cimitero senza lapidi. Non osiamo immaginare la sofferenza provata da questa bambina, nel vedersi sola in balia della acque in tempesta. Una bambina di 10 anni della Sierra Leone è stata soccorsa, nella notte, mentre si trovava a 10 miglia dalla costa di Lampedusa dopo un naufragio: era aggrappata a una tavola di legno e aveva un giubbotto di salvataggio. La bambina sarebbe l’unica sopravvissuta di un naufragio avvenuto verosimilmente lunedì: gli altri migranti (una quarantina tra cui alcuni parenti della piccola, stando al racconto della bambina, partiti da Sfax in Tunisia) che viaggiavano con lei sarebbero tutti annegati dopo che la barca su cui viaggiavano è stata colpita da una tempesta. Dopo il salvataggio, la bambina è arrivata a Lampedusa alle 6.
Si trova nell’hotspot di Lampedusa la bambina di circa 12 anni che risulta al momento l’unica sopravvissuta ad un naufragio avvenuto al largo di Lampedusa. Lo riferisce la Croce rossa italiana. «Il viaggio verso le nostre coste per una imbarcazione partita dalla Tunisia (Sfax) si è purtroppo interrotto – ha spiegato Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana – nel cuore del Mediterraneo. Dalle prime ricostruzioni, a bordo ci sarebbero state circa quaranta persone. Solo una bimba originaria della Sierra Leone, dopo aver trascorso circa due giorni in acqua, è riuscita a portare a termine il viaggio che aveva iniziato con alcuni familiari. Dopo le cure al poliambulatorio dell’isola, la piccola è stata accolta all’hotspot di Contrada Imbriacola dove viene seguita dalla nostra equipe multidisciplinare». Una notizia triste «che ci arriva a pochi giorni dalla Giornata internazionale dei migranti e, soprattutto, dalle festività natalizie. Gli Operatori e i Volontari della Cri impegnati nel centro di Lampedusa stanno dando conforto a questa bimba e la stanno supportando con tutta la loro Umanità nell’affrontare questo difficile momento», ha concluso.
«Appena è arrivata all’hotspot si è addormentata e sta ancora dormendo. Verrà seguita dall’equipe di psicologi che è nella struttura e potrebbe venire trasferita, per aiutarla psicologicamente, con il primo volo Oim che verrà pianificato dalla prefettura di Agrigento, verosimilmente venerdì». Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, che è andato nell’hotspot di contrada Imbriacola per sincerarsi delle condizioni di salute della bambina sopravvissuta al naufragio verificatosi in acque Sar italiane forse lunedì. Nelle prossime ore, non appena si sarà ulteriormente ripresa la bambina verrà ascoltata da psicologici e mediatori culturali anche per ricostruire con esattezza quando sarebbe avvenuto il naufragio e cosa sia effettivamente accaduto.