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    Crisi idrica: ATI Trapani chiede chiarimenti perché l’invaso Garcia non si ricarica nonostante le piogge autunnali
    Redazione18 Novembre 2025 - Attualità
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    Trapani – ATI Trapani, attraverso il suo presidente Francesco Gruppuso e su precisa posizione assunta dal CDA formato dai sindaci di Trapani, Marsala, Santa Ninfa, Buseto Palazzolo e Calatafimi Segesta, vuole vederci chiaro in questa situazione di emergenza idrica senza precedenti e capire insieme agli apparati della regione Siciliana, Genio Civile, Protezione civile e Autorità di Bacino perché l’invaso Garcia non si ricarica nonostante le piogge autunnali.

    La richiesta di chiarimenti arriva all’indomani della riunione tenutasi nel capoluogo e che ha visto presenti i sindaci dei comuni interessati.

    il presidente dell’Ati Idrico, Francesco Gruppuso, sindaco di Calatafimi Segesta che ieri mattina ha presieduto la conferenza stampa sulla crisi idrica, dovuta alla mancanza d’acqua della diga Garcia, da dove attingono la maggior parte dei comuni del trapanese.

    La situazione della diga Garcia

    L’invaso nel 2024 conteneva 22milioni di metri cubi d’acqua. Ma marzo 2025 sono stati ridotti a 18milioni. Inseguito c’è stato l’utilizzo di 5 milioni di metri cubi utilizzati per l’agricoltura che ha reso la situazione davvero complicata. Il presidente di ATI Francesco Gruppuso ha sottolineato che: “Le nostre richieste di non usare l’acqua dell’invaso per l’agricoltura non sono state ascoltate, ora dobbiamo sperare che Sicilacque realizzi il collegamento con il lago Arancio”.

    Ieri nel corso della conferenza stampa lo stesso Gruppuso   ha annunciato la richiesta alla Regione di un sopralluogo congiunto con Autorità di Bacino, Genio Civile, Protezione Civile e Ati Idrico.

    Trapani e parte della provincia stanno vivendo ancora oggi una delle fasi più delicate della crisi idrica degli ultimi anni: turnazioni sempre più rigide, riduzioni di portata e interi comuni che ricevono acqua solo poche ore al giorno.

    Nel corso dell’incontro ci si è interrogati sul perché la diga Garcia non riesce a mantenere l’acqua e si è evidenziato quali saranno i compiti della Regione Sicilia nel prossimo futuro, con le richieste che verranno dall’ATI provinciale.

     

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