
Trapani – Si è aperto ieri davanti al tribunale di Trapani, presidente giudice Cristina Carraro, a latere giudici Fabio Marroccoli e Benedetto Giordano, pubblico ministero Giulia Sbocchia, il processo nei confronti di Giovanni Tarantino 23 anni (difeso dall’avvocato Giuseppe Ferro) accusato di tentato omicidio, nei confronti di Antonio Guaiana 60 anni, difeso dall’avvocato Giacomo Esposito.
In prima battuta Tarantino venne accusato di lesioni gravi; successivamente il gip su richiesta del pm riqualificò il reato in quello più grave di tentato omicidio.
Guaiana davanti al tribunale ha sostanzialmente confermato e ripercoso quanto accadde la sera del 22 novembre del 2024 all’interno di un circolo ricreativo sportivo di Trapani. Spiegando come nacque la discussione con Tarantino poi sfociata nella coltellata. Il giovane si trovava all’interno del circolo con lui anche altri avventori ed era al biliardo. Ad un certo punto della serata Tarantino – smettendo di giocare – si rivolgeva a Guaiana, socio del club, dicendogli “ragazzo stacca ho finito”. Sentito ciò Guaiana rispondeva a Tarantino che non apprezzava l’essere chiamato “ragazzo” visto che era più grande d’età. A seguito di ciò Tarantino aggrediva Guaiana, con un pugno, una pedata, prendendolo per il collo e facendolo cadere per terra: venendo divisi da altri avventori. I momenti successivi accadono in pochi secondi. Guaiana racconta di essersi rialzato di aver visto Tarantino con il coltello, di essere andato dietro il bancone a prendere una stecca spezzata di biliardo per difendersi ed a quel punto è arrivata la coltellata, che l’uomo non è però riuscito ad evitare. Il fendente infatti lo colpisce all’altezza del collo, e gli causa un profondo sfregio dall’angolo destro della bocca sino a dietro la nuca.
Il processo è stato aggiornato alla prossima settimana per l’esame di altri due testimoni del Pm.
Le indagini su questa vicenda sono state condotte dalla squadra mobile chiamata da qualcuno degli avventori del circolo che nel frattempo avevano anche allertato il 118 che trasportò Guaiana al pronto soccorso del Sant’Antonio Abate.


