Trapani
Non fu un caso di malasanità
Trapani: il Tribunale ha assolto quattro medici per la morte di un bambino
Redazione21 Ottobre 2025 -
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    Trapani – Pronuncia netta di assoluzione, con la formula del “fatto che non sussiste”. Non fu commesso alcun reato dai medici chiamati a giudizio per la morte di un bambino di due anni, tragico fatto risalente al maggio del 2017. I quattro medici, direttore di reparto, dirigenti medici e pediatri dell’Ospedale Sant’antonio Abate di Trapani, erano stati rinviati a giudizio per i reati di omicidio e lesioni colpose, per la morte di S.K. di appena due anni.

    Il Tribunale monocratico, giudice Chiara Badalucco, è stata chiamata a giudicare le condotte dei medici Marcello Palmeri, 63 anni (difeso dall’avvocato Donatella Buscaino), Antonella Favata, 56 anni (difesa dall’avvocato Vincenzo Favata), Antonella Garitta, 57 anni (difesa dall’avvocato Michele Cavarretta) e Pietro Di Stefano, 72 anni (difeso dall’avvocato Matteo La Barbera).

    La triste vicenda, che è risultata dolorosa per i familiari del piccolo (costituiti parte civile con gli avvocati Debora Ciaramitaro e Giuseppe Rando) , e amara per i medici che in giudizio erano stati chiamati per una ricostruzione che aveva messo in evidenza imperizia e grave responsabilità, risale al maggio 2017.

    La mattina del 3 maggio il bambino affetto da grave malattia, arrivava in reparto con i genitori , e veniva quindi ricoverato. Secondo l’accusa però i medici avrebbero omesso di fare specifici accertamenti, attestando una patologia non corretta e quindi non disponendo le occorrenti cure e i dovuti accertamenti, in particolare di natura neurologica.

    Le difese hanno evidenziato, con le proprio consulenze, come la causa del malore e poi della morte del bambino non sono state correttamente accertate dalla perizia e che l’ipotesi sostenuta dall’accusa non è risultata suffragata da elementi certi. La condotta dei medici è stata quindi corretta e il percorso sanitario non è stato oggetto di disattenzioni e sottovalutazioni del caso, il decesso è sopraggiunto quando purtroppo nulla era più possibile fare per il piccolo.

    Le accuse contestate ai medici al momento della sentenza che risale a giovedì scorso, risultavano già oggetto di prescrizione, il giudice è entrata nel merito pronunciando un piena sentenza di assoluzione per i quattro sanitari.

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