Trapani
Fazio condannato per percosse, l’ex sindaco chiarisce
La vicenda riguarda la lite avvenuta a Marettimo il15 agosto 2020
Redazione8 Ottobre 2025 - Cronaca
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    Trapani – L’ex sindaco di Trapani Girolamo Fazio ha inviato a TrapaniOggi una nota di precisazione a proposito della condanna emessa ieri mattina 7 ottobre dal giudice di pace D’Alessandro, che lo ha riconosciuto colpevole.

    «Mi preme chiarire – scrive Fazio – che il giudice mi ha condannato per percosse e non per lesioni personali, come invece è stato erroneamente riportato da diversi organi di stampa».

    La vicenda riguarda la lite avvenuta a Marettimo il15 agosto 2020. Fazio presentò ua querela nei confronti del ragazzo allora 17enne L.F.

    L’ex sindaco ha allegato anche la sentenza del Tribunale dei Minorenni di Palermo. In quella sentenza n. 37/2025  depositata l’8 luglio scorso, il giudice ha riconosciuto “pienamente provata la responsabilità dell’imputato” per il reato di lesioni personali. Secondo la decisione, risultava «oltre ogni ragionevole dubbio che il 15 agosto 2020 L.F. abbia colpito con una testata al volto Fazio Girolamo, provocandogli un trauma cranico non commotivo e una ferita all’arcata sopraccigliare destra con prognosi di 30 giorni».

    Il giovane è stato dichiarato responsabile ma ha ottenuto il perdono giudiziale, in ragione della minore età e dell’assenza di precedenti.

    Il commento di Fazio

    «Alla luce di ciò, appare quanto meno sorprendente – dice Fazio –  la sentenza emessa dal giudice di pace, che sembra smentire e non tenere minimamente conto di quella del Tribunale collegiale. Attendo, pertanto, di leggere le motivazioni, anticipando che avverso la citata sentenza proporrò appello».

    Fazio sottolinea che nel processo minorile non ha potuto costituirsi parte civile, come previsto dalla legge, e che la sua versione dei fatti è stata comunque ritenuta attendibile e riscontrata dai medici e dai testimoni.

    «In quel processo, al quale non ho potuto prendere parte, essendo esclusa nel processo minorile la possibilità di costituzione di parte civile, il Tribunale ha ritenuto che “la disamina critica delle emergenze processuali consente di ritenere raggiunta la prova della penale responsabilità dell’imputato in ordine al reato ascrittogli”, rilevando che “le dichiarazioni della persona offesa appaiono attendibili…risultano riscontrate dal certificato di pronto soccorso…trovano conferma nelle dichiarazioni rese dagli altri testimoni».

    Due procedimenti e due sentenze: da un lato, il Tribunale dei Minorenni di Palermo che ha accertato la responsabilità del ragazzo per le lesioni inflitte all’ex sindaco; dall’altro, il Giudice di pace di Trapani che condanna Fazio per percosse, in relazione alla stessa lite.

    Un incrocio di procedimenti che — come ribadisce l’ex sindaco — solleva più di un interrogativo sul coordinamento delle due decisioni e sui criteri adottati nella loro valutazione.

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