Calatafimi Segesta – “Quest’anno a Calatafimi la festa della patrona, Maria SS. del Giubino, che cade la quarta domenica di settembre, sarà vissuta con uno spirito diverso, contempleremo la Madonna come il sabato santo. Uno dei suoi figli più devoti e portantino, Leo Leone, è morto improvvisamente a causa di un malore. Giovane poliziotto di 30 anni lascia l’adorata moglie al sesto mese di attesa di una bimba, i familiari e tantissimi amici che lo amavano. Il gesto di donare i suoi organi ha ulteriormente confermato l’altruismo e la generosità che lo avevano sempre contraddistinto, toccando il cuore di tutti. L’amore può andare oltre la morte. Per questo durante i festeggiamenti ci saranno dei momenti in cui, ricordandolo, sensibilizzeremo i parrocchiani al nobile gesto della donazione degli organi ed eviteremo di fare i giochi di luce devolvendo la somma all’ISMETT di Palermo. Sarà una festa velata dalla tristezza, ma forse il nostro sguardo, bagnato dalle lacrime, sarà illuminato da una fede e da una carità più profonde”.

A parlare è don Vincenzo Basiricò sacerdote a Calatafimi Segesta.

L’evento religioso, molto partecipato dai fedeli della città, da sempre devoti alla Madonna di Giubino,  quest’anno avrà quindi un ulteriore significato quello della “donazione”. Donarsi alla Madonna, quindi mettersi nelle braccia della patrona della città; donarsi agli altri, donare nel modo in cui ha fatto Leo, che anche dopo la sua morte terrena continuerà a vivere attraverso altre persone.

Intanto proseguo la raccolta fondi per iniziativa dei colleghi del giovane agente – attraverso la piattaforma gofundme.com

Come colleghi di giubba ci stringiamo al dolore della famiglia e portiamo avanti questa raccolta in segno di vicinanza alla moglie che si trova in dolce attesa.
Le vostre donazioni saranno destinate a Federica Bonventre.