Trapani – di Rino Giacalone – Nella seduta di ieri la Giunta comunale al completo, nessun assente, ha deliberato di affidare a due avvocati, Harald Bonura e Giuliano Fonderico, l’incarico di rendere un parere sulla convenzione stipulata nel 2023 con la società Trapani Shark Ssd. Il punto cui dare risposta è noto: sapere se dinanzi alla trasformazione della Trapani Shark in srl (modifica necessaria nel 2024 per permettere l’iscrizione della squadra granata al campionato di serie A dopo la promozione), la convenzione resta valida o meno. Il tema è quello che da mesi ha acceso lo scontro tra il patron Valerio Antonini e il sindaco Giacomo Tranchida, con il primo pronto a sostenere, appoggiato dall’ex assessore allo Sport Lele Barbara, che l’iniziativa è una ripicca del primo cittadino contro l’imprenditore, oramai incamminato sulla via di diventare un avversario politico del sindaco e della sua amministrazione.
“Niente ripicche o vendette – replica Tranchida – ma solo il rispetto di norme, regolamenti”.
Sulla delibera votata ieri dalla Giunta, con voti unanimi, è intervenuto l’ex assessore Barbara: “stupito ho appreso che i due professionisti incaricati hanno presentato un preventivo finalizzato ad ottenere l’incarico in un periodo in cui ero ancora assessore. Avrei avuto titolo a conoscerlo, ma mi è stato nascosto. Tutto è accaduto alle mie spalle. Se fossi stato assessore, io ieri questa delibera non l’avrei votata, e se non mi dimettevo lo scorso 3 settembre, sicuramente l’avrei fatto ieri. Non concordo con la scelta, per me la convenzione è valida, l’incarico potrebbe portare ad un danno erariale per il Comune. Pesa – prosegue – il parere contrario dei revisori dei conti rimasto incredulo dinanzi alla giustificazione addotta dall’avvocatura interna che ha deciso di tirarsi fuori sostenendo l’esistenza di possibili pressioni mediatiche sul proprio operato”.
L’incarico, dal valore di 9.516 euro e coperto con fondi del bilancio comunale.
Attacca anche il patron Antonini: “stupisce come il Comune ha deciso di spendere soldi pubblici per decidere qualcosa la cui soluzione è già a portata di mano, c’è il parere del nostro legale, avv. Rubino, ma anche quello di un ente terzo, il Consiglio notarile. La verità è quella che Tranchida ha oramai deciso di toglierci l’uso del Palazzetto dello Sport, suggerito dal segretario generale Panepinto ha trovato gli avvocati pronti a dargli ragione, Credo sia poco parlare di atteggiamento ostile”. Antonini insiste parecchio su quanto sostenuto dal Consiglio Nazionale del Notariato, con un documento pubblicato nell’agosto 2024: “ la trasformazione non comporta la nascita di un nuovo soggetto, ma la prosecuzione del medesimo ente con diritti e obblighi già acquisiti. Non si chiude un ente per aprirne un altro”.
La tesi del sindaco Tranchida è altra: “l’incarico – spiega – nasce dall’esigenza di avere un giudizio indipendente su una materia ritenuta complessa e che ha provocato tensioni sociali e mediatiche parecchio forti, tanto da meritare l’intervento della stessa prefettura. Non abbiamo nulla da nascondere, la Giunta può deliberare anche dinanzi a un parere contrario dei revisori dei conti, perché il loro non è un responso vincolante, e poi abbiamo mandato la delibera alla Corte dei Conti.
I legali incaricati dalla Giunta non sono certo professionisti qualsiasi, Bonura ha svolto incarichi importanti in Anci e all’Aran, docente universitario, specializzato nel diritto amministrativo, dell’economia e societario: “Abbiamo adottato questa delibera – spiega il sindaco – per avere pareri più specifici sull’argomento, l’auspicio è quello che venga individuata una soluzione per tutelare gli interessi della maglia granata nel proprio Olimpo, il Pala Daidone meglio conosciuto come Pala Shark, e allo stesso tempo restare dentro i binari di correttezza, legalità e trasparenza. Questo tanto a difesa del Comune di Trapani e dei cittadini, ma indirettamente anche a tutela dello stesso concessionario, la società degli Shark”.
La delibera approvata ieri dalla Giunta non cambia nient’altro. Il Pala Daidone resta nella gestione degli Shark, il campionato di serie A per la maglia granata ha come parquet casalingo quello del Pala Daidone, per il quale va riconosciuta l’opera di trasformazione netta e completa condotta l’anno scorso dal gestore concessionario. La nostra idea sulla convenzione è nota da tempo, è valida e va solo aggiornata sotto il profilo degli eventuali canoni, venendo solo meno le agevolazioni previste dalla legge per le società non professionistiche. Ma ci sia permesso riconoscere nei legali incaricati piene capacità e indiscusse professionalità, non crediamo che abbiamo nel cassetto un parere già scritto a sfavore degli Shark. Non siamo d’accordo sul fatto che esista già un parere scritto a sfavore degli Shark.
I due legali chiamati dal Comune a rendere parere sono notoriamente professionisti al di sopra delle parti, in particolare l’avv. Harald Bonura è titolare di un qualificato curriculum.
Tra gli incarichi quello di consulente e componente di collegi e comitati dentro l’Anci (l’associazione dei Comuni italiani) e l’Aran (l’agenzia per la contrattazione pubblica), docente stabile della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale, docente universitario, anche presso la Luiss-Guido Carli di Roma, opera nel Centro Studi di Diritto del Lavoro Europeo “Massimo D’Antona”. È stato consulente della Commissione Permanente “Affari Costituzionali” del Senato della Repubblica in materia di servizi pubblici locali, ha coordinato i gruppi di studio istituiti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per la Funzione Pubblica per la stesura dei decreti legislativi in materia di società a partecipazione pubblica e di servizi pubblici locali, dal novembre 2017 è componente del Gruppo di lavoro su “Programma di valutazione del rischio di crisi aziendale delle società a partecipazione pubblica 5 e indicatori di valutazione” istituito dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Così come torniamo a dire che aver messo in campo la parola abusivi è stato per il Comune come subire un canestro di tre punti sul suono della sirena. C’è poi il tema del pagamento dei consumi elettrici ed idrici. E’ oramai riconosciuto dal Comune che la spesa chiesta agli Shark è irregolare, ma ancora oggi non c’è un conteggio esatto. Ne si è volturato il contratto. Dal Pala Daidone pare che si alimenti i bisogni elettrici della vicina piscina scoperta e della sede dell’Atm.
A Trapani però l’aria , politica, e sociale, resta calda e pesante. In campo oramai è un continuo controbattersi di polemiche, tensioni e si annuncia, per voce di Antonini, una stagione di scandali.
Intanto l’ex assessore Barbara oramai in rotta di collisione con il sindaco Tranchida, ha preferito ridimensionare la questione “brogli elettorali” in occasione delle amministrative del 2023. Ha ammesso di essere stato sentito dalla Digos, “ma non ho parlato di brogli, ho segnalato quelle che ho ritenuto essere anomalie”. Sulla vicenda la Digos abbia sentito altre persone, politici e funzionari comunali. Una indagine conoscitiva al momento, senza indagati.