Trapani – Sabato prossimo, 13 settembre, alle 10, sotto il Palazzo del Comune di Trapani, il Movimento Futuro invita tutti i cittadini e le cittadine a partecipare a una manifestazione per dire “Basta” a questa Amministrazione.
Una iniziativa politica che è stata decisa dal leader del movimento, l’imprenditore Valerio Antonini, all’indomani della conferenza stampa durante la quale il sindaco Giacomo Tranchida ha spiegato la rottura con il suo ex delfino Lele Barbara e la netta contrapposizione, politica, con Antonini, assicurando che esiste da parte del Comune una netta distinzione tra il confronto politico e quello tra Comune e società sportiva degli Shark. Cosa che invece secondo il primo cittadino non è rispettato dalla parte contrapposta.
Futuro però replica in maniera netta: “È stato superato ogni limite, l’arroganza del Sindaco di Trapani, la paura della critica, l’incapacità di accettare il pluralismo – che dovrebbe essere una ricchezza – hanno minato il rapporto con la città. Il potere non è un diritto divino, ma un prestito temporaneo concesso dai cittadini. Quando il Sindaco afferma che “Trapani non è in vendita”, non difende la città, ma soltanto il suo ego, grande come una piazza, ma fragile come il cristallo”.
Tranchida ha parlato di ricatti politici. Futuro replica affermando che i ricatti sono tutti dentro l’amministrazione. “La dignità dei trapanesi – dice la segretaria del movimento Antonella Granello (nella foto di copertina assieme all’imprenditore Valerio Antonini) – non può subire ricatti morali. Sabato 13 settembre lo ribadiremo a voce alta. Per troppo tempo, questa città è stata usata da qualcuno che ha cavalcato il disagio economico, culturale e sociale per alimentare il clientelismo, creando bisogni e promettendo false risposte durante le campagne elettorali, senza mai offrire un vero progetto di innovazione e sviluppo.”
La contestazione è sottolineata: “l’assenza di una visione moderna e condivisa, la mancanza di responsabilità nelle scelte di sviluppo territoriale e culturale, hanno prodotto solo disorientamento sociale, smantellando ogni possibilità di riscatto e di cambiamento. Oggi il malcontento della città è fortissimo. Con “Futuro” vogliamo trasformarlo in una cultura del cambiamento, in un pensiero lungo e coraggioso, capace di proporre soluzioni concrete per l’intera comunità. Perché Trapani è una città che non ha mai smesso di lottare. Sabato saremo tutti in piazza: perché il futuro non si aspetta, si costruisce”.