Paceco
Paceco. “Attacco volgare e sessista quello del consigliere Ricciardi, che squalifica chi lo pronuncia”
Solidarietà al deputato Ciminnisi e al sindaco Grammatico
Redazione22 Luglio 2025 - Politica



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    Paceco – Quanto avvenuto lunedì 21 luglio nel corso del consiglio comunale di Paceco, regala un quadro alquanto penoso e disgustoso di certa politica. Le dichiarazioni del consigliere comunale Salvatore Ricciardi fatte nel corso dell’assemblea consiliare di Paceco, continuano a sollevare polemiche da ogni parte. Ed arrivano nel frattempo attestati di solidarietà al deputato regionale Cristina Ciminnisi e al sindaco della città Aldo Grammatico entrambi espressione del M5S.

    Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Trapani e Paceco

    Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Trapani e Paceco esprime piena solidarietà al sindaco di Paceco, Aldo Grammatico, e all’onorevole Cristina Ciminnisi, destinatari di un attacco verbale inaccettabile durante l’ultima seduta del Consiglio comunale da parte del consigliere Salvatore Ricciardi.

    Ricciardi ha pronunciato frasi gravi e intollerabili rivolte al sindaco Grammatico e all’on. Ciminnisi, definendoli “buoni solo per fare passerella” e riferendosi all’on. Ciminnisi con disprezzo come “quella con il rossetto rosso sgargiante e cchi s’annaca”. Un attacco volgare, sessista, che squalifica prima di tutto chi lo pronuncia. Non è la prima volta che Ricciardi oltrepassa ogni limite di decoro. Il suo stile aggressivo e fuori controllo è diventato un’abitudine tossica all’interno del dibattito pubblico locale. Ma stavolta Ricciardi si è superato, usando espressioni che puntano a spogliare di dignità e a ridicolizzare una rappresentante delle istituzioni, con un sottotesto misogino e sessista che riteniamo inaccettabile, nel meschino tentativo di sminuirne il valore. Un atto indegno di chi in Consiglio Comunale rappresenta il voto di uomini e donne. Il Movimento 5 Stelle condanna con fermezza ogni forma di sessismo, volgarità e violenza verbale in politica. Chi siede in Consiglio comunale ha il dovere di onorare il proprio ruolo, non di trasformarlo in uno sfogo personale o in un’arena da taverna. Le istituzioni meritano rispetto. I cittadini meritano rispetto. E soprattutto, le donne che fanno politica con competenza e passione come l’on. Ciminnisi, meritano rispetto. Il Movimento 5 Stelle continuerà a denunciare con forza ogni forma di violenza verbale e degrado politico. Non arretriamo di un millimetro. La politica, quella vera, si fa con le idee, non con gli insulti.

    Michele Ingardia, consigliere comunale coordinatore Fratelli d’Italia

    In riferimento ai gravi episodi verificatisi durante la seduta del Consiglio Comunale di Paceco, tenutasi lunedì 21 luglio, desidero esprimere – a nome di Fratelli d’Italia e in qualità di Coordinatore Comunale – piena e convinta solidarietà all’Onorevole Cristina Ciminnisi per le espressioni inaccettabili a lei rivolte.
    Il nostro partito ha sempre posto al centro del proprio agire il rispetto per la persona e, in particolare, per le donne, condannando senza esitazioni ogni forma di violenza, verbale o fisica. Valori che continuiamo a difendere con coerenza, anche quando il contesto politico diventa acceso o divisivo.

    È doveroso precisare, come già chiarito dal nostro coordinatore provinciale  Maurizio Miceli, che il consigliere Salvatore Ricciardi non risulta in alcun modo tesserato né affiliato a Fratelli d’Italia. Qualsiasi tentativo di attribuire responsabilità politiche al nostro partito è, pertanto, del tutto infondato.
    Dispiace constatare che alcune forze politiche abbiano scelto di strumentalizzare l’accaduto per fini polemici, cercando di coinvolgere Fratelli d’Italia in una vicenda con cui non abbiamo alcun legame. Questi atteggiamenti non solo distorcono la realtà, ma contribuiscono ad alimentare un clima di ostilità e contrapposizione che la politica dovrebbe invece sforzarsi di superare, promuovendo senso di responsabilità, rispetto reciproco e dialogo. Rinnoviamo la nostra vicinanza all’Onorevole Ciminnisi e auspichiamo che episodi di tale natura non trovino più spazio nelle istituzioni, che devono restare luoghi di confronto democratico e civile.

    Di Paola e De Luca (M5S)

    “Le critiche costruttive, anche severe, sono il sale della democrazia, ma queste non possono mai andare oltre i confini della sana dialettica politica per sfociare in frasi inaccettabili dai chiarissimi connotati sessisti, che vanno condannate senza se e senza ma. Pertanto chiediamo al consigliere comunale di Paceco, Ricciardi, di chiedere scusa alla nostra collega Cristina Ciminnisi, cui va la nostra piena e convinta solidarietà, e quella del gruppo M5S all’Ars”.

    Lo affermano il coordinatore regionale siciliano del M5S, Nuccio Di Paola, e il capogruppo Cinque Stelle all’Ars, Antonio De Luca.

    “Affermare che una deputata faccia politica sfoggiando rossetto rosso e annacandosi nelle passerelle è inaccettabile perfino nei bar e nelle peggiori bettole del Paese, figurarsi nelle aule istituzionali come il consiglio comunale di Paceco. Se queste frasi miravano a frenare l’azione di Cristina, Ricciardi sappia comunque che ha sbagliato bersaglio: non è la misoginia urlata che può certamente frenare la sua azione di donna libera”.

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