Trapani – Anche a Trapani celebrato oggi il 211° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Due i momenti che hanno caretterizzato la mattinata: l’omaggio ai caduti davanti la targa che li ricorda nella sede del Comando provinciale (foto sopra), poi di seguito la cerimonia pubblica alla Casina delle Palme (foto sotto).

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Il comandante provinciale il colonnello Mauro Carrozzo, al suo primo discorso a Trapani da comandante, nel sottolineare la centralità del legame tra l’Arma e il territorio, ha ricordato le origini del Corpo, che si conferma ogni giorno presidio sicuro per il cittadino.

Il colonnello Carrozzo ha parlato di un’Arma che agisce nel silenzio, evitando clamori e protagonismi, guidata da una “cultura dell’essere” più che dell’apparire.

Ha ringraziato il prefetto di Trapani Daniela Lupo per il ruolo di guida nella sicurezza pubblica. “Che, grazie alla sua grande capacità di lettura dei fenomeni sociali umani e criminali, è guida illuminata per un’azione mirata alla cura del territorio
dell’intera provincia e delle comunità che ne fanno parte, ma anche sotto il punto di vista repressivo”.

Ha ringraziato le Procure di Trapani e Marsala, dirette dal dottor Gabriele Paci e dal dottor Fernando Asaro, per il coordinamento delle attività repressive, e i vertici delle altre Forze dell’ordine per la sinergia quotidiana a tutela della comunità.

Poi ha proseguito tracciando il bilancio operativo dell’anno appena trascorso.

Il dato. Nel 2024, l’Arma di Trapani, con le sue 5 Compagnie e 31 Stazioni, ha risposto a circa 25.000
richieste di intervento giunte sul numero unico di emergenza 112, svolto più di 12.000 servizi preventivi sul territorio a favore della cittadinanza, arrestate 276 persone e denunciate 2.907.

Ha anche evidenziato l’attenzione costante che l’arma dedica al contrasto e allo spaccio di stupefacenti, ricordando che nel solo 2024 sono state arrestate 62 persone, sono stati sequestrati più di 58 chili di hashish, 10 chili di marijuana e 9 chilogrammi di cocaina. Un fiume di denaro illecito che serve a
finanziare le casse della criminalità.

Poi il riferimento alla lotta alla criminalità organizzata, con l’impegno costante delle unità investigative e la collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.