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Com’era la vita senza internet, cellulari e computer?
Un viaggio nei ricordi degli anni '70 e '80, quando la socialità era reale, le foto si stampavano e il tempo si trascorreva diversamente.
Trapanioggi4 Marzo 2025 - Altre Notizie
  • telefono anni 80

    Negli anni ’70 e ’80, i ragazzi vivevano senza internet, senza cellulari e senza computer, eppure la loro vita era piena, ricca di esperienze e di relazioni autentiche. Non si trattava certo della preistoria, ma di un’epoca in cui i rapporti umani erano diretti e la tecnologia aveva un ruolo molto più marginale nella quotidianità.

    vecchio telefono

    Il telefono fisso: il ponte con gli amici

    Se si voleva parlare con qualcuno, si utilizzava il telefono di casa. Era un oggetto prezioso, spesso situato in un punto strategico della casa, e le telefonate avevano un limite di tempo, specialmente se in famiglia c’erano fratelli e sorelle in attesa di usarlo. Per organizzare un’uscita, bastava una chiamata veloce e un orario prestabilito: nessun bisogno di messaggi continui o aggiornamenti dell’ultimo minuto.

    Le foto su carta: ricordi tangibili

    Scattare una foto non era un gesto banale come oggi. Bisognava avere con sé una macchina fotografica, spesso ingombrante, e attendere giorni per sviluppare le immagini. Ogni scatto aveva un valore speciale e molte foto conservano ancora oggi dediche scritte a mano, nomi di amici e date importanti.

    bici anni 80

    Il tempo libero: giochi, sport e lettura

    Senza computer e smartphone, il tempo libero si riempiva in modo diverso. In casa, si giocava a carte o a giochi da tavolo, si ascoltava la musica dagli LP o dalla radio. Si leggeva molto: fumetti, enciclopedie, romanzi e libri di fantascienza. I pomeriggi d’estate erano segnati dalle partite a pallone nei campetti di paese o dalle pedalate in bicicletta, che spesso era il regalo per la Prima Comunione.

    A 14 anni si passava al motorino, rigorosamente usato, che permetteva di raggiungere i paesi vicini e iniziare a frequentare nuovi ambienti. Dai 16 anni, la moto 125 segnava un nuovo capitolo di indipendenza.

    piaggio bravo

    Cinema, teatro e impegno sociale

    Le serate erano spesso dedicate al cinema, alle uscite in pizzeria e, per alcuni, anche al teatro. Non mancava l’impegno politico e sociale: molti giovani partecipavano a movimenti studenteschi, a campionati sportivi locali o ad associazioni come Amnesty International. Alcuni lavoravano già con lezioni private per autofinanziarsi, mentre altri dedicavano il tempo a letture impegnate e alla scrittura.

    vecchi negozi

    Vita quotidiana e consumi

    Non c’erano supermercati come oggi: si faceva la spesa nei negozi di quartiere, dal fornaio, dal macellaio, dallo “scarpolino” per le scarpe. Il cibo era spesso a km zero, coltivato direttamente o acquistato in piccoli mercati locali. L’abbigliamento seguiva le mode del tempo: pantaloni a zampa d’elefante, Loden, tabarro per i nonni, e i primi jeans diffusi solo sul finire degli anni ’70.

    commodore 64

    La tecnologia: i primi passi dell’informatica

    Nonostante l’assenza di internet e social network, la tecnologia faceva già capolino nelle case. Alcuni ragazzi avevano il Commodore 64 per giocare, mentre pochi fortunati iniziarono a sperimentare con computer come lo ZX Sinclair. Era l’epoca dello SMAU, dei primi IBM e Apple, con interfacce grafiche rivoluzionarie per il tempo. Chi si avvicinava all’informatica lo faceva con grande passione, imparando il BASIC dai manuali in inglese e scrivendo righe di codice per divertimento o per creare semplici software.

    spiaggia

    Un’epoca di relazioni autentiche

    Quella degli anni ’70 e ’80 era una vita fatta di incontri reali, di amicizie vissute, di esperienze condivise senza la mediazione di uno schermo. Si viveva con spontaneità, senza ansia da notifiche o dipendenza da dispositivi digitali. I ricordi di quell’epoca sono ancora oggi custoditi gelosamente in scatole di foto, diari e oggetti che raccontano un mondo forse meno immediato, ma incredibilmente ricco di emozioni.




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