Nel 1455, Johannes Gutenberg completò la stampa della prima Bibbia utilizzando caratteri mobili, un evento epocale che segna l’inizio dell’era della stampa e trasforma profondamente l’economia e la società europea.
L’invenzione della stampa ha una data ben precisa: 23 febbraio 1453, quando in una tipografia di Magonza (Germania), venne stampato il primo libro della storia, la Bibbia di Gutenberg. Questa invenzione fu fondamentale non solo per la nascita della stampa moderna, ma anche per la diffusione della cultura, rendendo l’accesso alla conoscenza più democratico e capillare. Prima dell’invenzione della stampa a caratteri mobili, i libri venivano copiati a mano, un processo lungo e costoso. La tecnica di Gutenberg permise una produzione più veloce e su larga scala, abbattendo i costi e rendendo i testi accessibili a una fascia più ampia della popolazione.
L’invenzione della stampa diede impulso a nuove attività economiche, creando opportunità di lavoro per stampatori, rilegatori, cartai e mercanti di libri. La maggiore diffusione della conoscenza incentivò anche il commercio e l’industria dell’editoria, ponendo le basi per un mercato librario fiorente.
La maggiore disponibilità di libri favorì l’alfabetizzazione e l’istruzione, contribuendo alla diffusione delle idee umanistiche e scientifiche. La stampa ebbe un ruolo determinante nella Riforma Protestante, nella Rivoluzione Scientifica e nella nascita della società moderna, poiché permise la circolazione rapida delle idee e la condivisione del sapere. La possibilità di stampare testi su larga scala rappresentò una delle tappe fondamentali per la nascita della società dell’informazione e la trasmissione della cultura a gener