8 Marzo, torna in piazza il camper "anti violenza" della Polizia
Torna, in occasione della Giornata mondiale della donna, la campagna della Polizia di Stato contro la violenza di genere avviata sotto lo slogan “Ques...
Torna, in occasione della Giornata mondiale della donna, la campagna della Polizia di Stato contro la violenza di genere avviata sotto lo slogan “Questo non è amore”. Avviata nello scorso luglio, in circa sei mesi ed in 22 province italiane, l'attività ha consentito di contattare oltre 18.600 persone, in prevalenza donne, divulgando informazioni sugli strumenti di tutela e di intervento in casi di violenza e stalking. Allo stesso modo di quanto avvenuto lo scorso 14 febbraio, nella centralissima piazza Vittorio Veneto, sarà presente per tutta la mattinata un presidio mobile dove i cittadini avranno la possibilità di confrontarsi con un’equipe di operatori specializzati, composta in prevalenza da donne, e formata da personale della Polizia di Stato specializzato, da psicologi e da rappresentanti dei Centri anti violenza. "Anche se negli ultimi due anni il numero dei femminicidi, delle violenze sessuali, dei maltrattamenti in famiglia e degli atti persecutori è diminuito - si legge nella nota diffusa dalla Questura di Trapani - non arresta l’impegno di prevenzione. Il numero assoluto delle vittime continua, infatti, ad essere inaccettabile: ogni tre giorni e mezzo si verifica, in media, l’uccisione di una donna in ambito familiare o comunque affettivo, mentre ogni giorno, sempre ai danni di donne, si registrano 23 atti persecutori, 28 maltrattamenti, 16 episodi di percosse e 9 di violenze sessuali". Oltre alla tutela prevista dalla legge, che va dagli strumenti dell’ammonimento al divieto di avvicinamento fino ai domiciliari ed al carcere per i casi più gravi, la battaglia più importante si gioca sul campo della prevenzione in cui anche la Polizia di Stato è impegnata. In questa prospettiva si muove l´adozione, dall’inizio di quest'anno, del protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite) da parte di tutte le Questure d´Italia. Si tratta di una procedura che consente agli equipaggi di Polizia, chiamati dalle sale operative ad intervenire su casi di violenza domestica, di conoscere, sin dai primi momenti, se ci siano stati altri episodi in passato nello stesso ambito familiare. Tutto questo attraverso una procedura che prevede la compilazione di check list che, anche in assenza di formali denunce, spesso impedite dalla paura di ancor più gravi ritorsioni, consentono di tracciare il quadro di situazioni di disagio con l´obiettivo di tenerle costantemente sotto controllo e procedere anche all'arresto nei casi di violenza ripetuta.
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