Napolitano: "Militari rappresentano Paese orgoglioso della propria storia"
Con l'omaggio del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, alla tomba del Milite ignoto al Vittoriano, si sono aperte stamane a Roma le celebrazioni per ...
Con l'omaggio del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, alla tomba del Milite ignoto al Vittoriano, si sono aperte stamane a Roma le celebrazioni per la Festa della Repubblica. "Le Forze armate al servizio del Paese" era il tema della rassegna di quest'anno. Napolitano è giunto all'Altare della Patria accompagnato dal ministro della Difesa Mario Mauro e dal Capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli. Sulle scale del Vittoriano, a ricevere il capo dello Stato, tra gli altri, il presidente del Senato, Piero Grasso, quello della Camera, Laura Boldrini, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il presidente della Regione Nicola Zingaretti. La banda dell'Esercito ha quindi intonato l'Inno nazionale. Dopo l'alzabandiera solenne e la deposizione di una corona d'alloro sul sacello del Milite ignoto, Napolitano ha lasciato piazza Venezia per passare in rassegna le truppe. Alla parata, organizzata all'insegna del risparmio, hanno partecipato circa 3.300, tra militari e civili. Quest'anno niente cavalli, aerei e neppure il tradizionale passaggio aereo delle Frecce Tricolori. Anche i mezzi che hanno sfilato erano in numero ridotto.  I costi sono stati stimati in un milione e mezzo di euro, contro i 2 milioni del 2012 e i 4 milioni e 400 mila del 2011. "Circondati dall'affetto della popolazione, i militari  hanno sfilato in modo impeccabile, ben rappresentando, con la compostezza del portamento, un Paese orgoglioso della propria storia e della propria cultura e determinato a superare l'attuale difficile contingenza": così si è espresso Napolitano in un messaggio al ministro Mauro sulla parata. "La tradizionale Parata militare ha consentito anche quest'anno di unire cittadini e istituzioni nella celebrazione della nascita della Repubblica", ha detto Napolitano sottolineando la "determinazione" dell'Italia ad uscire dalla "difficile contingenza. Il prestigio dell'Italia nel consesso delle nazioni dipende in misura rilevante dall'operato sul campo dei nostri militari - ha proseguito il Capo dello Stato - cui sono unanimemente riconosciuti professionalità , impegno, umanità . Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine e grado ed in modo speciale a quanti in questo giorno di festa sono impegnati nei teatri operativi - ha concluso Napolitano - giungano la gratitudine del popolo italiano e un fervido augurio. Viva le Forze armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!"
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